Intervista a un rover che ha partecipato alla GMG 2011

Rover - Clan Beata Vergine del Pilastrello
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Come vi siete preparati per questo appuntamento, con quale spirito siete partiti e con quali speranze

Un grande viaggio richiede una grande preparazione perciò quando siamo giunti alla GMG eravamo già indottrinati dalle precedenti riunioni svolte presso il convento dei frati di Lendinara in cui abbiamo meditato sul significato dell'essere radicati e fondati in Cristo, saldi nella fede e sullo spirito della GMG: spirito di gioia e di amore, utilissimo per capire come Dio sia fra noi, nelle nostre gesta di ogni giorno e nelle nostre scelte.

Solamente sul luogo abbiamo capito che le nostre speranze sarebbero state non solo soddisfatte ma anche integrate da qualcosa di più grande: noi tutti ci aspettavamo di vedere il papa, pregare con lui alla veglia e durante la via crucis ed infine conoscere gente di diversi paesi ma già dai primi giorni abbiamo capito che ci aspettava qualcosa di più grosso e più consistente: vivere il mistero della fede.

Come sono state le giornate di Madrid….? Difficoltà, imprevisti, qualche aneddoto, qualche incontro imprevisto, avete visto il papa da vicino…

Le giornate alternavano momenti di riflessione collettiva a momenti di lavoro. All'esordio della nostra avventura alla prima catechesi il tema era già scottante: i diversi modi di vivere la fede e come questa ci influenzi elle scelte. La prima frase del cardinale che ha condotto la riflessione è stata una vera e propria bomba per noi: "Molti pensano che si viva e quindi si crede, invece è proprio perché si crede che si è vivi" il significato recondito di questa è molto profondo: tutti siamo in grado di respirare e vivere la giornata, ma è veramente ben spesa se vissuta con fede, alla luce della parola di Cristo e dei suoi comandamenti, se così non è si è vivi solo biologicamente, ma dentro si è morti.

Nel pomeriggio dello stesso giorno abbiamo realizzato una serie di interviste a chi passava chiedendo: Perché sei qui, cos'è per te la fede, cosa vorresti dal tuo futuro e cosa pensi dello scoutismo in modo da raccogliere punti di vista diversi.

Le risposte non variavano molto da paese a paese eccetto la seconda, infatti alcuni definivano la Fede "Il legame con Dio e fra di noi" altri come "Affidarsi a Dio", anche la prima trovava risposte diverse dallo spagnolo che rispondeva "Vedo la GMG come un'opportunità" all'americano che rispondeva "sono qui per unirmi a Cristo, perché Lui è tutto"

Nei giorni successivi un'altra attività di gruppo è stata la "Preghiera Fashion" che ha coinvolto alcuni gruppi di giovani in particolar modo locali, essa consisteva nel cantare alcune canzoni tutti insieme e ascoltare alcuni brani del Vangelo fra un canto e l'altro, era anche possibile lasciare la propria impronta su di una tela e aggiungerci la propria firma, insomma un modo diverso di recitare la nostra devozione,un modo che conciliasse l'entusiasmo allo spirito.


Hanno risposto alle vostre aspettative le giornate che avete vissuto, cosa ha prevalso… la preghiera, le riflessioni, lo scambio con ragazzi diversi…. O che altro

Le nostre giornate hanno seguito il trend dettato dal papa: dal momento di festa per il suo arrivo dove tutti abbiamo ballato in strada al momento intensissimo di meditazione durante la veglia che non ci ha permesso di sentire la pioggia sulla pelle per la profondità delle nostre preghiere e della comunione di fede, certo quando uno parte per la GMG sa che al proprio ritorno non sarà lo stesso, ma una tale esperienza di vita e di spirito non può essere capta senza essere vissuta.

Cosa rimane e come si traduce nel ritorno alla vita di tutti i giorni ossia come “continua la vostra gmg”?

Della GMG non restano che 2 milioni di testimoni sparsi per il mondo che sono d'esempio a chi barcolla non con frasi fatte o con belle parole, ma con un atteggiamento concreto e sincero di chi vive il Vangelo ed in questo riscopre la bellezza di ogni giornata vissuta alla luce della fede in quello che Lui ha detto e che ci dice ogni giorno con dei piccoli segni che sta a noi leggere.

È tutto ciò che ritieni sia importante trasmettere ai ragazzi come voi impegnati nel sociale, nella chiesa e anche a tutti gli altri……

Ritengo importante che tutti i giovani capiscano di dare importanza alle cose veramente importanti della vita: di preferire ciò che è eterno (lo spirito) a ciò che è caducevole per questo il mio consiglio è di mettersi in gioco in modo concreto e produttivo coltivando il proprio animo ed il proprio carattere sotto i consigli del Vangelo riscoprendo il servizio spontaneo e volontario a chi ne ha bisogno e non di fermarsi alle alle prime apparenze o alle cose che ti danno un attimo di piacere o di ebbrezza, ma che poi ti lasciano amarezza ed una grande sensazione di vuoto.

 

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