Dalla foce alla SORGENTE!
E’ un campo che parte da lontano quello del CLAN di quest’anno.
Infatti, dopo alcune uscite alla foce del Po abbiamo deciso di esplorare la sorgente di questo fiume che da decenni regola e condiziona le vite di noi polesani. Dopo l’idea, l’organizzazione: i trasporti, la logistica per dormire e mangiare (dormendo per ben 2 notti oltre i 2500 metri di altitudine in un freddo quasi irreale visto il clima a cui siamo abituati in pianura), il percorso sul MONVISO, la montagna che raccoglie le acque che danno appunto origine al più grande fiume d’Italia.
Uno scenario molto bello ci accoglie sin da subito: partendo da un piccolo paesino della valle di Sampeyre ci troviamo dopo un’impetuosa salita una montagna irta e a tratti quasi bellicosa che si staglia con i suoi 3800 metri di altitudine orgogliosa e perentoria. Il percorso che ci ha visti protagonisti è il “Giro del Viso” (da noi percorso tra l’altro nel senso più faticoso!!): attraversando quattro passi tra i 2700 e i 2900 m di altitudine si gira appunto attorno a questa montagna, passando per prati, rocce, nevai, montagna e molta solitudine (sia in territorio italiano che francese). E’ proprio questo percorso (con oltre i suoi 3300 metri di dislivello da superare in salita) che ha fatto da substrato per il nostro cammino interiore: focalizzarsi sulle cose che sono per noi la vera sorgente, sull’esempio di Gesù; capire come la “montagna” ed il “mare” ci possono aiutare a dare un indirizzo di senso al nostro essere pellegrini e camminatori di questo mondo; riflettere sulle cose essenziali che la nostra strada di uomini ci deve far scegliere di mettere nello zaino della vita.
Per noi, abituati a vivere la foce, è davvero importante vedere la sorgente per indirizzare e concretizzare con un progetto sulla nostra vita il nostro essere uomini di questo mondo, capaci di lasciare una traccia vera e bella per gli altri. Un’esperienza di senso e fatica, di comunità ed essenzialità, di gioia e condivisione.
Caro Monviso, mi sa che sarà difficile per noi dimenticarti!
Pierfrancesco
