Il primo giorno è passato ma il meglio doveva ancora venire, una lunga camminata verso Chiaverano ci aspettava, ma il viaggio non era ancora finito perchè la nostra meta finale era il monastero di Bose.
Tra schiene distrutte e vesciche ai piedi, Fra Marco ci ha accolto e ci ha accompagnato nello spazio riservato agli scout, dopo una salita che sembrava interminabile.
Stanche ma felici del traguardo raggiunto, ci siamo coricate presto, pronte per affrontare una nuova ed intensa avventura.
Per tutta la settimana la sveglia è suonata alle ore 5.30 per assistere poi alle lodi insieme alla comunità dei monaci.
In mezzo a pomodorini, patate, more, marmellatine e ficuzzi abbiamo fatto conoscenza con dei monaci molto simpatici che ci hanno fatto scoprire un lato dello Scoltismo che noi davamo per scontato: la comunità. Grazie a numerosi incontri con i monaci ed in particolare con il priore Enzo Bianchi abbiamo trovato nuovi argomenti per arricchire il nostro modo di vivere lo Scoutismo.
La sera invece era dedicata alla riflessione personale grazie a particolari momenti come la suggestiva veglia alle stelle o passaggi fondamentali per la vita di una Scolta come la firma della Carta di Fuoco o la Partenza.
Senza accorgesene siamo arrivati alla fine della nostra Route e, anche se non abbiamo percorso decine di kilometri, questa esperienza ci ha arricchito il cuore.
P.S. Ringraziamo Trenitalia per i numerosi disagi incontrati lungo il tragitto.