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“Aggiungi un posto a tavola - e così - e così - e così.. così siaaaaaa!!” Ricorderete, almeno per averne sentito parlare, quella serata di ormai alcuni anni fa. Ai presenti all’evento torneranno facilmente alla memoria, oltre all’ingegnosa scenografia, alle canzoni, alle coreografie, agli eccezionali attori, anche le figure dei non pochi lupetti e coccinelle scorrazzanti quella sera per i gradoni del palazzetto o teneramente appisolati sugli stessi.. degli spettatori non proprio attenti, avrete pensato con un sorriso di benevola comprensione tra voi e voi allora.. ebbene, spiacenti di deludervi, ma attenti lo siamo, a modo nostro, stati, signori e signore, e ora che siamo cresciuti e che con l’età abbiamo acquisito carattere, coscienza di noi stessi, abilità, sicurezza, intraprendenza, e la capacità di mantenere una parvenza di presenza mentale oltre le nove e mezzo di sera, signore e signori, abbiamo deciso di ritentare l’impresa: mettere in piedi uno spettacolo!
L’idea originale, che aleggiava nell’etere nella sede di Clan e in quella di Fuoco già a settembre, era quella di misurarci con un’opera in qualche modo già “confezionata” – sono stati proposti vari titoli, di musical anche notevolmente interessanti, coinvolgenti, intriganti.. ma poi ci siamo guardati con gli occhi negli occhi e ci siam detti va più su, più in là.. in fin dei conti è di sola andata il viaggio e questo tempo vola via! In sostanza, abbiamo deciso di lasciarci sfidare da un obbiettivo che ci permettesse di metterci maggiormente in gioco: ideare noi stessi un musical! Un musical che trasmettesse ciò che a noi stava a cuore trasmettere, un vero assaggio di scoutismo. Non è stato facile, perché lo scoutismo è come un bellissimo diamante, con una miriade di facce, e in ogni modo tu lo rigiri tra le dita crea stupendi giochi di luce, sempre diversi e sorprendenti, brillanti bagliori di colore, il rosso dei tramonti, il bianco dei sorrisi, il verde dell’erba, l’azzurro del cielo.. come si può trasmetterne efficacemente anche solo un po’? Tuttavia abbiamo tentato: abbiamo scelto le canzoni e scritto le parti recitate, pensato alla scenografia, immaginato ogni scena, ogni gesto, ogni nota, ogni parola, come sarebbe stata. Poi ci siamo divisi in gruppi di lavoro, e abbiamo provato e riprovato, aggiustato, ricalcolato e ricalibrato, corretto e ripensato, sino allo sfinimento. È stato però uno sfinimento dolce, fatto di sorrisi, scherzi, risate, confronto, legami che si stringono e occhi che si aprono sull’altro. Non sono mancati momenti di scoramento, ma fortunatamente al fianco di ognuno che si abbatteva c’era qualcuno pronto a ricordargli che è il momento, che è ora, puoi! Che non è stata una follia, che c’è qualcuno che è sempre con noi, con il cui aiuto possiamo riuscire anche in ciò che ci sembra impossibile. E ora ci siamo. Prestate orecchio, gentili spettatori, e silenzio, che entrano gli attori! Siamo pronti a dire a tutti che i fiori più veri non son quelli di serra, che è lotta dura, ma se sta a cuore a noi non è vana speranza, che solo scegliendo l’amore il mondo vedrà che la strada si apre, che si può vivere per l’unità. Che siamo pronti a prendere le scelte di oggi per un mondo che cambia, che siamo pronti a servire, che è ancora scouting for boys!
